Ha anche evidenziato come il tanto lavoro effettuato dalle aziende marchigiane abbia innalzato la qualità dei vini, sviluppando, nel contempo, l'immagine del nostro territorio. La crescita delle piccole cantine, come la fattoria
Dezi, ha ribadito l'assessore, testimonia lo sviluppo di tutte le piccole aziende delle Marche e la capacità di vendere i nostri prodotti locali, sempre più qualificati e apprezzati.
Dello stesso avviso è Stefano Dezi, titolare, con il fratello Davide, dell'omonima azienda, che vuole condividere la medaglia ricevuta con tutti i viticoltori marchigiani.
La nostra terra - ha detto Dezi - ha bisogno di riconoscimenti, perché le Marche non sono seconde a nessuno. La nostra vigna è attiva dal '68, con quindici ettari di produzione Montepulciano e Sangiovese, e viene controllata con cura maniacale: inerbimento, concimi naturali, selezione severissima delle uve e una produzione che non supera le 40mila bottiglie.
La terra - ha concluso l'imprenditore di Servigliano - non va stressata, ma occorre molta pazienza, lasciando fare alla natura e intervenendo il meno possibile.
Lo stand della Regione Marche (1.200 metri quadrati di ampiezza), animato dai dj, conduttori di Radio Due e quattro sommelier, è stato letteralmente preso d'assalto dagli avventori, per assaporare il meglio dell'enologia marchigiana, che sta dimostrando il suo potenziale qualitativo. Vini bianchi, rossi e frizzanti sono stati le star del padiglione, apprezzatissimi dalla moltitudine di enoappassionati che affollano il Vinitaly.